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30 Ottobre 2020

Smartworking: 2 regole per gestire efficacemente le risorse a distanza

MILANO (Finanza.com)

Si è affacciata una nuova normalità del lavoro, in cui lo smartworking è diventato, e lo sarà sempre di più, parte integrante dell’organizzazione. E se questo nuovo modo di lavorare è ritenuto positivo dalla maggior parte delle persone, soprattutto in termini di produttività e di gestione dei tempi, non si può non considerare la problematica relativa alla gestione dei team a distanza. Dallo scorso marzo – da quando cioè si è iniziato quasi da un giorno all’altro, a chiudere gli uffici e a lavorare tutti da casa – molti manager hanno iniziato a chiedersi come è possibile tenere alto l’engagement del team quando non ci si può vedere tutti i giorni in ufficio e come riuscire, nonostante le distanze, a raggiungere gli obiettivi aziendali.

Una risposta arriva da Executive Hunters, brand di Hunters Group dedicato alla ricerca e selezione di quadri e dirigenti, secondo cui basta osservare due regole essenziali. “Credo – illustra Paola Marchesi, executive partner di Executive Hunters – che siano essenziali due elementi: l’organizzazione del lavoro e dei target di ogni singolo componente del team e momenti di confronti, ufficiali e non”. In altre parole, una organizzazione precisa e ben definita permetterà di sapere quali sono le attività da svolgere e gli obiettivi. Per farlo, sarà necessario pianificare riunioni periodiche e fornire occasioni per confrontarsi e dare/ricevere feedback continui e costanti.

Oggi più che mai, non avendo la possibilità di vedersi in ufficio, essere chiari, trasmettere obiettivi e tempi in cui raggiungerli (a breve e medio termine) e una visione chiara del lavoro è essenziale per chiunque si trovi a guidare un gruppo di persone. E’ altrettanto importante, poi, per tenere il team coeso e focalizzato, condividere la visione generale (oltre, naturalmente, all’obiettivo micro e macro) affinché tutti si sentano parte di un progetto e quindi sempre motivati. Per influenzare positivamente l’umore, non dovranno mai mancare momenti di confronto, ufficiali e non, anche per verificare come tutti stiano affrontando questo periodo e per assicurarsi che non siano sorte particolari criticità. “In un certo senso, seppur da remoto, ogni manager dovrebbe prendersi il tempo per un caffè virtuale, in cui capire se ci sono dubbi e/o domande legate a difficoltà non solo di obiettivo e/o attività, ma anche legate all’organizzazione personale da remoto, in modo da offrire suggerimenti e cercare soluzioni che possano ottimizzare la produttività di ognuno”, spiega l’esperta.

Oltre ai confronti singoli con i componenti del team, si possono incentivare momenti di confronto e incontro virtuale tra i componenti del team o colleghi in generale, per attività di formazione piuttosto che confronti aperti o caffè o aperitivi virtuali. Chiarezza e condivisione sono due parole chiave che la nuova normalità incentiva sempre di più. Si tratta di capacità ormai imprescindibili per i manager di domani.

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