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12 Maggio 2025

L’Asset Manager nelle rinnovabili: una figura chiave sempre più ricercata

Tra i professionisti più richiesti in Italia spicca la figura dell’Asset Manager, un ruolo fondamentale per garantire la redditività, l’affidabilità e la sostenibilità degli impianti fotovoltaici. Il suo apporto è determinante sia nelle fasi di sviluppo sia nella costruzione e messa in servizio dell’impianto. 

Il 2030 è alle porte e la sfida per la transizione energetica prosegue con una rapida crescita e con determinazione. Nel panorama europeo, l’Italia sta raggiungendo ottimi risultati, specie nell’ambito del fotovoltaico, nel quale si attesta al terzo posto, preceduta solo da Germania e Spagna. Lo sviluppo delle energie rinnovabili nel nostro Paese rappresenta infatti un settore in grande espansione: per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030, si prevede la richiesta di circa 300mila professionisti al fine di coprire l’esigenza nelle diverse aree, da quella tecnico ingegneristica a quella amministrativa e burocratica.

A tal proposito, le società di consulenza specializzate nella ricerca e selezione del personale saranno fondamentali per conseguire il raggiungimento del fabbisogno delle risorse da impiegare, a fianco dei player del settore. In Italia, tra i professionisti più richiesti, spicca la figura dell’Asset Manager, un ruolo fondamentale per garantire la redditività, l’affidabilità e la sostenibilità degli impianti fotovoltaici. Il suo apporto è determinante sia nelle fasi di sviluppo sia nella costruzione e messa in servizio dell’impianto: supervisiona le attività di monitoraggio, manutenzione, analisi dei KPI e compliance normativa. Il vero punto di forza dell’Asset Manager è il suo ruolo strategico nella gestione degli impianti:

• pianifica e ottimizza il rendimento economico degli Asset, agendo con un approccio data-driven e orientato alla massimizzazione del valore;

• individua opportunità di revamping e repowering, proponendo interventi migliorativi per incrementare l’efficienza degli impianti;

• guida l’evoluzione del portafoglio, valutando ogni decisione in funzione del rapporto rischio/rendimento, per garantire l’equilibrio tra performance operativa e risultati finanziari.

L’approccio multidisciplinare richiesto all’Asset Manager lo rende quindi un punto di contatto tra ingegneria e finanza. Per questo motivo, il ruolo può essere ricoperto con successo sia da profili con background ingegneristico che economico. I laureati in Ingegneria, in particolare energetica, elettrica o gestionale, sono i profili più richiesti per la solida conoscenza delle dinamiche tecniche e impiantistiche. Allo stesso modo, chi proviene da percorsi economici o finanziari è altamente valorizzato per la capacità di gestire gli aspetti economici e ottimizzare la redditività degli investimenti. Non da ultimo, l’Asset Manager si occupa della compliance normativa dell’impianto a livello locale, per i regolamenti comunali o regionali, nazionale (normative GSE, Arera…) ed europeo.

Inoltre, gestisce una rete complessa di accordi, dai contratti con fornitori e clienti, fino a quelli con assicuratori e operatori di rete. In un momento storico in cui la transizione energetica rappresenta non solo una necessità ambientale, ma anche una straordinaria opportunità di crescita economica e professionale, la figura dell’Asset Manager si afferma come un attore imprescindibile. Per le aziende attive nel settore delle energie rinnovabili e del settore fotovoltaico in particolare, investire su questa figura è essenziale per garantire efficienza, conformità normativa e ritorni finanziari solidi nel tempo, nonché il successo e la competitiva degli impianti. In quest’ottica, l’Asset Manager contribuisce in modo diretto alla transizione energetica del nostro Paese, promuovendo un modello sostenibile, resiliente e orientato al lungo termine.

 

 

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