I trend emergenti nel recruiting: intelligenza artificiale, fiducia e inclusione

Durante un evento internazionale organizzato da Assoconsult ed ECSSA, esperti del settore delle risorse umane si sono riuniti per discutere il futuro del recruiting. Tra i partecipanti, Joelle Gallesi, Managing Director di Hunters Group, ha sottolineato l’importanza di adattarsi alle trasformazioni in atto.

Il nuovo Barometro sullo Stato dell’Industria di ECSSA evidenzia un settore in evoluzione. L’indice consolidato dell’industria si attesta a 83,3, in calo di 3,1 punti rispetto al trimestre precedente, indicando un clima di maggiore cautela ma anche opportunità per rafforzare il valore strategico delle attività di consulenza.

Joelle Gallesi, Managing Director di Hunters Group, ha dichiarato:

“il settore delle risorse umane ha vissuto, negli ultimi anni, una serie di rivoluzioni epocali che hanno completamente cambiato il modo in cui le persone percepiscono il lavoro. Questo ha un impatto notevole anche sulla ricerca e selezione di personale. Secondo i dati dell’indagine di ECSSA State of the Industry Barometer & Additional Questions, chi si occupa di HR non è più un semplice cacciatore di teste (soltanto l’1% degli intervistati non percepisce i recruiter come advisor, ad esempio), ma ha un ruolo molto più strategico e fondamentale per i candidati che affidano a consulenti di fiducia le proprie carriere. E in tutto questo, anche la tecnologia e l’intelligenza artificiale stanno profondamente cambiando società e organizzazioni. L’AI ha il potenziale straordinario di abbattere barriere: può rendere accessibili informazioni e servizi a persone con disabilità ed essere facilitatore dell’integrazione tra culture e generazioni distanti. Le aziende devono investire nella ricerca e nello sviluppo di un’AI che sia intrinsecamente inclusiva e che promuova la cooperazione internazionale. Solo così potremo realizzare appieno il potenziale trasformativo di questa tecnologia”.

L’intelligenza artificiale sta diventando una componente essenziale nei processi di selezione del personale. In media, l’83% dei professionisti utilizza quotidianamente strumenti di IA per lo screening dei CV e l’analisi predittiva. In Italia, questo dato si attesta al 73%, ma le aziende stanno cercando di colmare il divario.

I candidati mostrano una crescente cautela nel cambiare lavoro. Negli ultimi tre anni, il 36% dei professionisti ha notato una minore volontà di valutare nuove opportunità professionali. Inoltre, il 77% degli intervistati ha osservato un aumento del tasso di rifiuto delle offerte lavorative.

Valerie Schena Ehrenberger, CEO di Valtellina Lavoro, ha sottolineato l’importanza della cultura organizzativa e del benessere aziendale come fattori decisivi nella scelta dei candidati.

A Milano si è tenuto recentemente il convegno internazionale “Human Resources: uno sguardo tra oggi e il futuro”, dove esperti del settore hanno esplorato le ultime tendenze nel settore HR. Luca Lovati, Managing Partner di Lovati & Associati, ha concluso che l’intelligenza artificiale e la Diversity & Inclusion avranno un grande impatto sulla selezione e gestione delle risorse umane nei prossimi anni.

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