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13 Febbraio 2024

Settore bancario, dai ruoli tradizionali alle figure strategiche per il futuro

Grazie al contributo sempre più importante di Esg e cyber risk, le banche internalizzano le risorse più promettenti dalle società di consulenza. E’ quanto emerge dall’analisi di Hunters Group

Nel panorama del settore bancario e del credito, l’evoluzione del lavoro è inarrestabile e sta coinvolgendo non soltanto le imprese, ma anche le stesse figure professionali al loro interno, le quali sempre più stanno plasmando i propri ruoli e le proprie competenze per adattarsi a ruoli più strutturati e proiettati verso il futuro.

«Le classiche figure bancarie, come quelle legate al mondo del retail, del controllo dell’Audit e dell’antiriciclaggio, della direzione di filiale – spiega Claudia Meazza, Manager divisione Banking & Real Estate di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato – hanno sicuramente delineato il percorso del settore. Tuttavia, un cambiamento sta avvenendo all’interno di moltissime realtà del settore, spingendo le organizzazioni bancarie a riconsiderare le loro strategie e a investire in nuove competenze. In particolare, l’evoluzione dell’Audit ha dato vita a figure specializzate, concentrandosi su tre ambiti cruciali: la Diversity & Inclusion, la sostenibilità e tutti gli aspetti legati al cyber risk”.

In particolare, l’evoluzione dell’Audit ha dato vita a figure specializzate, concentrandosi su tre ambiti cruciali: la Diversity & Inclusion, la sostenibilità e tutti gli aspetti legati al cyber risk. La gestione dei rischi informatici è emersa come una parte fondamentale, in risposta all’evoluzione tecnologica rapida e continua. La vecchia pratica di affidare la gestione del rischio a fornitori esterni è stata superata, e le banche stanno internalizzando le risorse più promettenti.

La gestione dei rischi informatici è emersa come una parte fondamentale, in risposta all’evoluzione tecnologica rapida e continua. La vecchia pratica di affidare la gestione del rischio a fornitori esterni è stata superata, e le banche stanno internalizzando le risorse più promettenti attingendo da società di consulenza.

Non solo, da qualche tempo, e sempre con maggiore insistenza negli ultimi anni, l’impegno etico e morale del mondo bancario verso l’ambiente, la società e l’etica gestionale è diventato un asset strategico in grado di incidere direttamente sui risultati di business e, di conseguenza, di incrementarne il valore. I criteri Esg (legati alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance) sono dei veri e propri indicatori pratici che permettono di classificare e selezionare tutte quelle realtà che davvero perseguono la sostenibilità con progetti e soluzioni e rappresentano anche i tre indicatori chiave utilizzati per misurare le realtà virtuose. Questo cambiamento non solo migliora l’efficacia dei controlli, ma alimenta anche un ambiente di lavoro dinamico e innovativo.

In questo nuovo paradigma, impostato e anticipato dall’importantissimo lavoro di sensibilizzazione svolto negli ultimi dieci anni delle società di consulenza, il passato e il presente si intrecciano, plasmando un futuro in cui le figure di controllo saranno il cuore pulsante delle organizzazioni bancarie sempre più agili, all’avanguardia e customer centriche.

Tra le figure professionali maggiormente ricercate possiamo annoverare:

ICT Cyber Risk Manager: La posizione è trasversale su tutta l’infrastruttura tecnologica della Banca e prevede l’interfaccia anche con outsourcer e fornitori tecnologici, nell’ottica di una visione globale ed integrata dell’esposizione al rischio ICT; si interfaccia con le strutture interne di gestione ICT e di sicurezza, assicurando efficacia di analisi e continua ricerca di soluzioni innovative di gestione e mitigazione del rischio.

ESG Specialist: rispondendo direttamente alla Business Unit Sostenibilità della Banca, contribuisce alla definizione e alla realizzazione del Piano di Sostenibilità di Gruppo interfacciandosi e collaborando con interlocutori interni ed esterni; coinvolge le società del Gruppo sulle diverse tematiche connesse alla sostenibilità ambientale, sociale e di Governance supportandole nella fase di trasformazione; contribuisce alla redazione del reporting di sostenibilità; segue direttamente i progetti di propria competenza, rendicontandone e comunicandone stato di avanzamento, eventuali criticità e attività realizzate; è in costante aggiornamento rispetto alle tendenze emergenti nel settore della sostenibilità, inclusi gli sviluppi normativi, tecnologici e di mercato; diffonde la cultura della sostenibilità e favorisce un costante allineamento tra le diverse realtà all’interno del Gruppo.

HR Project Manager Diversity & Inclusion: nell’ambito della divisione HR dedicata, si occupa della progettazione e della gestione di iniziative formative per promuovere una nuova cultura manageriale e nuovi modelli di lavoro all’interno della Banca. Promuove iniziative di Change Management, con un focus particolare in ambito D&I, volte a favorire l’inclusione all’interno dell’azienda e mantenere un ambiente di lavoro sempre positivo ed appagante.

 

 

 

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