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13 Marzo 2024

Investimenti ESG e settore agroalimentare, un binomio vincente dal punto di vista dell’occupazione

Agricoltura, allevamento, commercio, grande distribuzione e industria alimentare. Sono questi i tasselli più importanti che compongono un settore che, nonostante le varie crisi che lo hanno colpito, si dimostra sempre florido e interessante dal punto di vista delle opportunità di lavoro.

“Il settore agroalimentare – spiega Nunzia Sancineto, Area Manager della sede di Bari di Hunters Group, società di ricerca e selezione di personale altamente qualificato – si conferma dinamico e in salute e, oltre a rappresentare una fetta importante del PIL del nostro Paese, offre numerose occasioni professionali. Analizzando i dati che abbiamo elaborato recentemente, infatti, possiamo notare una crescita del 20% delle richieste, da parte delle aziende, di professionisti con solide competenze tecniche, ma anche con una spiccata sensibilità ambientale perché la transizione ecologica diventa sempre più preziosa per le imprese e per i consumatori che si dimostrano più intenzionati a garantirsi la produttività dei terreni per periodi sempre più lunghi, a migliorare le condizioni di lavoro e a produrre (e mangiare) cibi più sani.

Nei prossimi mesi, quindi, non mancheranno interessanti occasioni di carriera e guadagno per esperti di agricoltura sostenibile, esperti di economia circolare, specialisti in comunicazione ESG”.
Esperti di agricoltura sostenibile. Gli esperti di agricoltura sostenibile si occupano di sviluppare e implementare pratiche agricole che favoriscano la produzione di cibo in modo rispettoso dell’ambiente e socialmente responsabile.

Le loro attività spaziano su diversi fronti:

  • Ricerca e sviluppo: sviluppare nuove tecniche agricole che riducano l’impatto ambientale, come l’agricoltura di precisione, l’irrigazione a basso consumo e la gestione integrata dei parassiti; promuovere la biodiversità e la salvaguardia del suolo, valutare l’impatto ambientale e sociale delle diverse pratiche agricole.
  • Consulenza e formazione: fornire consulenza agli agricoltori sulle migliori pratiche di agricoltura sostenibile; organizzare corsi di formazione per agricoltori, tecnici e altri professionisti del settore; sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’agricoltura sostenibile.
  • Pianificazione e progettazione: progettare sistemi agricoli sostenibili, tenendo conto delle specificità territoriali e delle esigenze degli agricoltori; sviluppare piani di gestione per la tutela delle risorse naturali e la salvaguardia dell’ambiente; valutare la sostenibilità di progetti di sviluppo agricolo.
  • Politiche e advocacy: promuovere politiche agricole che favoriscano la sostenibilità; collaborare con le istituzioni e le organizzazioni del settore per la definizione di strategie di sviluppo agricolo sostenibile; sensibilizzare i decisori politici sull’importanza dell’agricoltura sostenibile.

Esperti di economia circolare

Gli esperti di economia circolare si occupano di sviluppare e implementare modelli di produzione e consumo che riducono lo spreco e l’impatto ambientale, favorendo la rigenerazione delle risorse e la creazione di valore.

Le principali attività sono:

  • Sviluppare nuovi modelli di business basati sull’economia circolare, ricercare e testare nuove tecnologie per il riciclo, il riuso e la rigenerazione dei materiali, valutare l’impatto ambientale e sociale dei modelli di economia circolare, fornire consulenza alle aziende sulle strategie di transizione verso l’economia circolare, organizzare corsi di formazione per manager, dipendenti e altri professionisti del settore.
  • Si occupa, inoltre, di sensibilizzare il pubblico sull’importanza dell’economia circolare, di progettare sistemi produttivi e di consumo circolari, tenendo conto delle specificità territoriali e delle esigenze delle aziende, di sviluppare piani di azione per la riduzione dei rifiuti e l’aumento del riciclo, di valutare la circolarità di prodotti, servizi e processi, di promuovere politiche che favoriscano la transizione verso l’economia circolare; collaborare con le istituzioni e le organizzazioni del settore per la definizione di strategie di sviluppo circolare e di sensibilizzare i decisori politici
    sull’importanza dell’economia circolare.

Specialisti in comunicazione ESG

Gli specialisti della comunicazione ESG si occupano di comunicare le performance aziendali in materia di sostenibilità, responsabilità sociale e governance.

Il loro lavoro è fondamentale per:

  • Informare gli stakeholder (redigere report di sostenibilità, bilanci ESG e altri documenti per comunicare le performance aziendali in modo trasparente e accessibile; gestire i canali di comunicazione online e offline per informare gli stakeholder (investitori, clienti, dipendenti, media) sulle attività ESG dell’azienda, organizzare eventi e workshop per presentare le iniziative ESG dell’azienda e dialogare con gli stakeholder.
  • Promuovere la reputazione aziendale, sviluppando strategie di comunicazione per valorizzare l’impegno dell’azienda sui temi ESG, e rafforzare la sua reputazione, gestire la comunicazione in caso di crisi aziendali legate a tematiche ESG e collaborare con i media per promuovere le best practice ESG dell’azienda.
  • Migliorare il dialogo con gli stakeholder. Questi professionisti devono raccogliere feedback e suggerimenti dagli stakeholder per migliorare le performance ESG dell’azienda, coinvolgere gli stakeholder nel processo di definizione delle strategie ESG e gestire le relazioni con gli stakeholder in modo trasparente e responsabile.

 

“Il Centro-Sud Italia – spiega Nunzia Sancineto – rappresenta un’area importante per il settore agroalimentare, con una produzione agricola diversificata e di alta qualità. I fattori di crescita sono legati ad un aumento del turismo enogastronomico, con un focus sulle eccellenze territoriali, e ad una crescente attenzione dei consumatori verso prodotti alimentari sostenibili. In più, negli ultimi anni, c’è stato un maggiore utilizzo di nuove tecnologie agricole e di sistemi di produzione più efficienti e sostenibili, affiancato a investimenti in ricerca e sviluppo per la valorizzazione dei prodotti tipici locali. Non mancano le politiche di sostegno quali il PNRR, che prevede investimenti per la modernizzazione del settore e la promozione dei prodotti locali e i Piani di Sviluppo Rurale, cofinanziati dall’UE”.

 

 

 

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