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02 Ottobre 2023

Professionisti green economy: l’offerta è inferiore alla domanda

Le difficoltà affrontate dal fotovoltaico nel mercato del lavoro potranno verificarsi nuovamente nei prossimi anni anche su nuovi settori, come quello dell’eolico offshore galleggiante. Servono in particolare project manager, asset manager e permitting manager per colmare il gap.

La transizione energetica nel nostro Paese – in particolare negli ultimi due anni – ha guidato il mercato del lavoro nella trasformazione e nella formazione di nuovi professionisti con le caratteristiche e le skill necessarie per affrontare i cambiamenti legati alla Green Economy. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un forte spostamento tra mercati affini di figure in grado di riadattarsi ai nuovi scenari e convertire la loro esperienza per far fronte alle caratteristiche degli impianti a fonte rinnovabile: è evidente come molte figure di Project Management e di progettazione abbiano seguito professionalmente questo trend di mercato.
L’offerta di professionisti con competenze legate alla sostenibilità rimane comunque fortemente inferiore alla domanda: siamo ancora lontani (di oltre il 40%) dalla diffusione delle skill di cui le aziende hanno bisogno e che ogni giorno ci richiedono. Lo spostamento delle competenze e il continuo investimento sui progetti di reskilling e percorsi per nuovi laureati avvenuti negli ultimi anni non sono stati sufficienti per colmare il gap tra domanda e offerta, non fornendo spesso alle aziende le competenze tecniche e l’esperienza necessaria per i progetti in fase di sviluppo o cantierabili.
Le difficoltà affrontate dal settore fotovoltaico nel mercato del lavoro potranno verificarsi nuovamente nei prossimi anni sui nuovi scenari che si apriranno nel mondo delle rinnovabili. Una prossima sfida potrebbe essere rappresentata dall’eolico offshore galleggiante, che si stima possa valere la creazione di circa 1,3 milioni di posti di lavoro nel triennio.

Queste tipologie di progetti, oltre a dare un forte impulso alla transizione ecologica nel nostro Paese (l’Italia si distingue come il terzo mercato mondiale potenziale per tipologia di impianti), necessita della
creazione di nuovi professionisti in grado di guidare i progetti.

«Saper anticipare il mercato, costruendo in casa i nuovi profili dei quali avremo necessità tra cinque anni è segno di lungimiranza e potrebbe permettere all’Italia di essere ancora una volta fautrice di innovazione, e non semplice follower di mercato», spiega Joelle Gallesi, Managing Director di Hunters Group, società specializzata nella ricerca e selezione di profili professionali di Middle Management.

Gionata Aldeghi, Manager della divisione Renewables & Energy Efficiency di Hunters Group, ha aggiunto: «Sarebbe fondamentale, infatti, poter accedere a profili locali e non doverci trovare a identificare professionalità straniere, che abbiano già maturato competenze, da Paesi esteri, rischiando così di aumentare ulteriormente il Gap salariale tra l’Italia e il resto d’Europa».

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