Al Puzzle delle figure mancanti soluzioni da professionisti
Tra assenza di candidature e preparazione inadeguata, non si trova quasi un lavoratore su due. In attesa che migliori l’orientamento e nascano i giovani di domani, le aziende devono imparare ad affinare le capacità di ricerca e attrattività.
In Italia ci sono tante aziende che nonostante tutto – il rincaro dell’energia e delle materie prime, il paventato ritorno della recessione, la solita lotta con la burocrazia… – vogliono assumere.
Ma non ci riescono, perché fanno sempre più fatica a trovare figure professionali che cercano.
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Quel che è peggio, per le imprese la mancanza di candidature, il cosiddetto shortage, pesa più del doppio rispetto alla preparazione ritenuta inadeguata, detta mismatch: 27,8% contro 13,5% (mentre il 4,3% dei lavoratori non si trova per altri motivi).
Nel 2022 un forte shortage ha riguardato ingegneri elettronici e in telecomunicazioni, ma anche medici e infermieri.
« Nel 2023 cresceranno tra il 15% e il 25% le occasioni per chi lavora nel settore IT, Digital, Ingegneristico e delle Infrastrutture» dice Davide Boati, Executive Director di Hunters Group, società di ricerca e selzione di personale. «Per attrarre e trattenere i migliori talenti, le aziende dovranno ripensare i processi di selezione, ma soprattutto alla loro proposta di valore nel lungo periodo, valutando attentamente come la cultura aziendale viene percepita dai propri dipendenti e come impatta sul loro benessere».
Le figure più richieste nel 2023 per Hunters Group sono quelle di Digital Marketplace Expert, Cybersecurity Consultant, Direttore Tecnico nel settore Infrastrutture/Construction, Automation Manager, Business Developer nel settore Energy.
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