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06 Novembre 2023

Settore energetico: più aree di competenza

Per figure tra cui gestori dell’energia, Procurement energetici, Energy Manager ed EGE cresce la loro importanza nell’organigramma aziendale. Diventa quindi semplice attrarre, dal settore energetico, profili validi e già in possesso delle competenze necessarie. 

Negli ultimi anni abbiamo assistito a forti sbalzi rispetto ai costi energetici e, proprio a causa di ciò, figure quali il gestore dell’energia, il Procurement energetico, l’Energy Manager e l’EGE stesso hanno ampliato le proprie aree di competenza e la propria importanza nell’organigramma aziendale, andando a ricoprire ruoli sempre più vicini ai vertici aziendali. Lo stesso concetto di sostenibilità aziendale è divenuto uno dei valori principali delle aziende ed è utilizzato anche dal mondo HR per la Talent Attraction e la Retention dei candidati.

Se non è semplice identificare percorsi strutturati di studio e crescita interna, è molto più semplice, invece, attrarre profili validi e già in possesso delle competenze necessarie (sia hard e che soft) dal settore energetico, che in questi mesi sta attraversando una fase meno vivace del biennio precedente. Le aspettative sulle figure sopracitate sono legate a diversi ambiti interfunzionali, come ad esempio:
1. La riduzione dei costi energetici nel breve e medio lungo/termine.
2. La conformità normativa aziendale a scopo di ridurre controversie e sanzioni.
3. Il monitoraggio sul reale utilizzo dell’energia nell’azienda.
4. L’implementazione di soluzioni tecnologiche: queste figure professionali sono deputate all’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate, come sistemi di monitoraggio energetico, automazione e controllo.
5. Gestione dei rischi: i rischi spesso non sono solo legati alla gestione dell’energia, ma anche alle fluttuazioni dei prezzi.
6. Miglioramento dell’immagine aziendale: adottare pratiche energetiche sostenibili può migliorare l’immagine dell’azienda agli occhi dei clienti, dei fornitori e degli investitori. Ci troviamo pertanto di fronte a una nuova frontiera per l’inserimento di candidature strutturate e con esperienza nelle aziende, che già dalle medie dimensioni aprono i propri organigrammi a figure che ben presto e con estrema probabilità saranno integrate nei livelli aziendali più elevati. Le RAL di riferimento di questi profili spaziano dai 40.000 agli 80/100.000 euro, e le figure professionali vengono mediamente inserite come Quadri, ma nel 15% dei casi sono già dirigenti. 

 

 

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