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06 Luglio 2020

Come cambiare lavoro durante il Covid-19

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  Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

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    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?

    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale
    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
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    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti.

    Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario.

    Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?

    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

    → Trova il tuo prossimo lavoro con consulenti specializzati

      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi.

    Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
  • La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
  • Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter

    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:

    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future.

    Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19

    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

    → Leggi: Chi è l’head hunter

    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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      Leggi anche: Cambiare lavoro: 3 consigli da un head hunter Colloquio di lavoro: essere convincenti con il linguaggio non verbale Dopo l’emergenza Coronavirus aumenteranno i CV non lineari: come leggere tra le righe?   → Il blog di Hunters Group: news dal mercato, consigli sul lavoro, notizie sulla vita aziendale

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance.

    Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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    Vorresti cambiare lavoro al tempo del Coronavirus? Non è impossibile, ecco come fare

    Cambiare lavoro in piena emergenza Covid-19 non è semplice, ma neanche impossibile. Il mercato, giorno dopo giorno, continua a manifestare chiari segni di ripresa e, in queste ultime settimane, le aziende hanno riattivato i processi di selezione che avevano bloccato nel mese di marzo. Si valuta l’inserimento di risorse soprattutto in alcune funzioni, ritenute in questo momento strategiche: ICT, Engineering, Digital e Finance. Sempre più persone, nonostante le incertezze iniziali, cominciano in questo periodo a rivalutare la possibilità di cambiare lavoro. Spesso la ricerca procede con maggiore cautela: in una situazione particolare come quella attuale, il candidato necessita giustamente di alcune garanzie prima di stravolgere la propria carriera.

    Cambiare lavoro durante il Covid-19
    È proprio per questo motivo che una buona soluzione, per chi oggi sta cercando nuove opportunità lavorative, può essere quella di affidarsi a un mediatore che sappia gestire il delicato processo. L’appoggio di un partner competente porta come vantaggio la salvaguardia dei propri interessi e, inoltre, garantisce l’accesso ad un network utile per eventuali occasioni future. Ma qual è la figura di cui parliamo? Si tratta dell’head hunter, un professionista che svolge esattamente il ruolo di mediatore tra candidato e azienda.

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    Cambiare lavoro durante il Covid-19: vantaggi di un head hunter
    Cercare lavoro è un’attività che richiede molto tempo e può essere estremamente complicata. Affidarsi a un partner competente, però, permette di evitare inutili sprechi di tempo e di perdere occasioni preziose. Non è necessario inviare candidature a pioggia, è molto più efficace stabilire una relazione con un consulente HR e con esso ragionare sulle prospettive professionali future. Si possono così valutare, nel corso del tempo, opportunità diverse che consentano alla propria carriera di progredire, in qualunque settore ci si trovi. Ecco quali sono i vantaggi di una collaborazione di questo tipo:
    1. Il profilo del candidato viene presentato alle aziende che a loro volta hanno scelto di avvalersi di un head hunter per il processo di selezione; questo significa che l’azienda che riceverà la candidatura ritiene strategico, e di conseguenza estremamente importante, l’inserimento di nuove risorse.
    2. La stessa azienda sarà presumibilmente una realtà solida con un piano di assunzioni a medio-lungo termine ben preciso, su cui ha deciso di investire economicamente.
    Cambiare lavoro con un head hunter: come funziona?
    Come gestire la collaborazione con un head hunter? Perché questa relazione dia i suoi frutti, ovvero l’assunzione in un ruolo adatto, si consiglia di mantenere alcuni comportamenti. Il primo importante aspetto è creare un rapporto collaborativo con il proprio consulente, in modo tale che siano chiari gli obiettivi futuri dal punto di vista professionale, tanto quanto le attese economiche e personali. La trasparenza, in questo senso, è fondamentale: un HR Consultant agisce da facilitatore, non è un ostacolo alla meta, è un partner e come tale deve essere trattato. Allo stesso tempo, però, non bisogna diventare insistenti e pressanti per evitare, come in ogni relazione, di ottenere l’effetto contrario. Ultimo, ma non meno importante, per un candidato scegliere l’head hunter giusto – in relazione al settore, alla tipologia di contratto, all’esperienza – è cruciale per avere successo.

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